venerdì 29 marzo 2013

Ho visto

Dedicato a chi osserva da una finestra

Ho visto tante cose. Ho visto treni troppo veloci per essere presi al volo, e treni troppo fermi per essere quelli giusti.

Ho visto la pazzia e, a volte, mi è piaciuta davvero, condizione molto più vera di una vita materiale fatta di cose inutili... "I matti vanno contenti tra il campo e la ferrovia, a caccia di grilli e serpenti...". Ho visto briciole riempire il cuore, il gusto e l'anima della gente, dare un senso a tutto. E pagnotte meravigliose scaraventate nella spazzatura perché di un sapore orrendo o perché di anime senza denti. Ho visto tastiere riempire spazi illuminati di lettere, quasi a casaccio. Senza senso. Per abitudine. E ho visto penne scrivere di mondi meravigliosi che avrei tanto voluto visitare. O che, forse, un giorno visiterò.

Ho visto vecchi stanchi e vogliosi di andarsene. Ma con parole verso il prossimo sempre piene di speranza. E un monito sottinteso: "Sii protagonista della tua vita, il tempo corre. Non fare come me...". Guerrieri sconfitti che cercano la  loro vittoria nelle esistenze degli altri. Ho visto adulti pensare sempre a ieri come rifugio e a domani come unica possibilità, mai al sole dell'oggi. La vita come due scatole indipendenti, alla ricerca di una soluzione come i rebus della settimana enigmistica. Non accorgendosi che la soluzione è il viaggio. Ho visto giovani voler solo diventare grandi. Il passato come una pattumiera piena di roba da buttare. Vorrei che si tenessero qualche rifiuto in tasca. Anni dopo si accorgerebbero da dove vengono e il viaggio sarebbe più consapevole.

Ho visto occhi adornati a festa sciogliersi in righe di lacrime colorate, ripulite da uno straccio nel tentativo di dimenticare. Ho visto pupille sorridere, solo quelle, nell'espressione di un uomo appena licenziato. In fondo non aspettava altro per avere un'altra occasione. Credeva di non poterselo permettere ma si sbagliava. Ho visto bocche spalancate dalla meraviglia. Sono i momenti in cui siamo più vulnerabili perché inghiottiremmo di tutto, come fanno i bambini. Ma tra tutta la merda che mandiamo giù, c'è anche qualche lucciola che ci ricorda quanto è bella l'estate. E quanto è bello aprire i nostri sensi al mondo. Rosso, giallo, blu, nero... purché siano colori.

Ho visto palle rotolare solo per essere rincorse. E giovani che non aspettano altro che qualcuno li convinca ad acchiapparle. E a farle rotolare ancora, e ancora, e ancora... Ho visto reti dividere in due ipotetici pianeti. Colore contro colore. Ma alla fine del gioco, i protagonisti camminano lungo la rete dandosi la mano. Il senso della vita, forse. Ho visto madri e padri perdere la ragione, alla ricerca del possesso di qualcosa che non sarà mai loro. Ma dei loro figli. Ho visto abbracci veri, sinceri aprirmi il cuore e la mente. E ricordarmi che sono ancora vivo. Solo con mezza diottria in meno.

Ho visto tante cose ma non abbastanza per essere sazio. Di cassetti da aprire è pieno il mondo.

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