lunedì 20 settembre 2010

Si va in scena!

Dedicato a chi non sa cosa vuol dire

PIT, PIT… PIT, PIT… PIT, PIT… E’ sempre lei, la maledetta! Quella che ti fa dire, più o meno tutti i giorni, “ancora cinque minuti”. La scatola malefica con le lancette fluorescenti che ti osserva dal comodino quasi con un ghigno mentre tu controbatti con aria di sfida, soprattutto il lunedì mattina. Ma stavolta non la fai tacere con una sberla in testa. La tua sveglia ti guarda austera come sempre ma tu sorridi e la spegni con un buffetto. Le vuoi quasi bene. Oggi è sabato, oggi c’è la “prima” di campionato.

Vescica gonfia e petto in fuori. Pronto per il solito lavaggio quotidiano: faccia, denti, piano di sotto. Ma non è il solito pit-stop mattutino. Stavolta è lento come lo farebbe il primo uomo sulla luna. Un’ultima occhiata allo specchio, ti piaci un sacco, manco fossi George Clooney… Barba lunga. Tiri fuori il rasolio.
Ma sei scemo?! Il giorno della partita la barba non si fa! Porta sfiga!!! Più invecchi, più ti rincoglionisci… Simpatica senilità precoce.

La mattinata se ne va insieme a frasi insignificanti dette alla cassiera del super, al panettiere e al fruttivendolo. Ogni minuto che passa usi sempre meno vocaboli fino al silenzio. Muto. Ti rimane stampato in faccia solo un sorriso da ebete fino all’ora di pranzo. Davanti a te un piatto di pasta. Ma nel tuo stomaco qualcuno comincia a fare a pugni. Pensi al fritto misto della sera prima ma sai benissimo che non è lui. Chiedi scusa alla pasta ma la lasci lì. E’ cominciata la “trance”. Non parli più. La testa è già lì da un pezzo. “Papà! Posso attaccare la Play in sala?” ti chiede tuo figlio. Il furbetto sa sempre qual è il momento giusto per le rivendicazioni sindacali. “Si” è la frase più lunga che riesci a dire. Prendi la borsa e ne sfili lentamente la cartelletta. Ok… Schemi a posto, i fogli formazione ci sono, documenti in ordine. Borsa in spalla, pronti… via!

Il tragitto casa-palestra in auto è una dolce passeggiata, ti sembra di guidare su un sedile di ovatta. Fai scorrere le canzoni dell’mp3 fino a raggiungere quelle giuste. Immagini le tue bimbe che si preparano la borsa (o se la fanno preparare) e ti chiedi se anche loro ci stanno già pensando. Se anche loro, come te, sono già lì con la mente. Ti distrai e sbagli strada, dovevi girare a destra ma vai dritto. Ma non t’importa, fai il giro lungo. Tanto sei in anticipo, come sempre. Un minuto in più col culo sull’ovatta. Arrivi a destinazione, spegni la macchina. Gli ultimi trenta secondi della canzone preferita e entri in palestra. Il tuo tempio.

Giù la borsa. Allestimento campo. Panchine, pali, rete, astine, palloni. Sistemi tutto alla perfezione e poi osservi il tuo piccolo lavoro con la stessa faccia da ebete che avevi a pranzo, come se stessi ammirando la Monna Lisa. Ti accomodi sulla tua panchina e prepari gli attrezzi del mestiere. Lavagnetta, pennarello, biro per gli appunti. Senti le prime voci. Arrivano le bimbe. “Ciao, Tony! Ciao, Tony! Ciao, Tony!”. Sono una squadra anche in quello. Salutano tutte allo stesso modo, tranne la solita che arriva dieci minuti dopo, rossa in volto e trafelata. “Scusa, sono uscita tardi da scuola. Ah… Dimenticavo! Ciao, Tony!”.

Il riscaldamento delle squadre sta per finire. Hai già fumato due sigarette da quando sei arrivato. Per qualche attimo ti fanno compagnia la mamma di Tizia, la sorellina di Caia e il papà di Sempronia. Ti dicono un sacco di cose e tu cerchi di ascoltare. Ma è già qualche ora che non ascolti più nessuno.

Le ultime raccomandazioni alle bimbe. Mancano cinque minuti. La sigaretta del condannato, rigorosamente da solo e rigorosamente buttata a metà. Rientri. Il saluto sotto rete e il “buona partita” al collega avversario.
Adesso tutti in cerchio.
OOOHHHH… SOOO!!!
Forza, bimbe! Si va in scena!

3 commenti:

Anonimo ha detto...

è proprio vero ogni mattina ci dimeniamo cn le coperte per pensare che manca poco e si entra in scena ..... poi senti il famelico suono driiiiiiiiiiiiiiiiiiin e pensi che palle il compito di matematica e cominci a trovare una soluzione per strappare almeno un sei fin che arrivi in classe ti siedi al tuo banco e speri in dio qualche suggerimento , suona la campanella e mentre consegni il compito pensi << GAME OVER !!!>> . GRANDE ZIZI !! QUESTO LINK MI HA FATTO RIFLETTERE TNT ! BY LUCA

Anonimo ha detto...

solo ora ho avuto il piacere di leggere questo link sai comè la sveglia stamattina nn è suonata!!!!
Ora sono qua davanti al computer con la stessa faccia (sì dai da ebete)felice però sai mi sono innammorato ah a proposito ho fatto leggere tutto alla mia morosa gli hai fatto una bella impressione del resto il fascino di zizì è inconfondibile ciao bacioni
Nipote di zizì(fede)

Anonimo ha detto...

bravo Pe' !!!!!!!
e' verissimo anche da parte di una ex giocatrice !!!!! certe emozioni non le scorderai mai !!!!!!!
avanti comandante la rotta e' quella giusta !!!!!!!!t.v.t.b.