lunedì 1 novembre 2010

Testa e croce

Dedicato a chi ci si riconosce

Questo potrebbe essere un film. Forse un po’ strano ma pur sempre un film. Una specie di lungometraggio che assomiglia ad un videogame. I protagonisti sono gli uomini e le donne. Sono seduto di fronte ad uno schermo, solo. Una bellissima sala di proiezione con un’unica poltrona. Ho due monete molto particolari in mano, uomo e donna. Basta lanciarne una in aria, fermarla tra le mani e osservare. Testa o croce? Non devi neanche scegliere, non si vince nulla. E le immagini partono. Mi guardo intorno. Unico cliente, visione privata. Regista inconsapevole per un giorno. Prima le donne, moneta in mano. Trois, deux, un… fiit!

Testa (donna).
La bellezza, l’armonia e la delicatezza in un unico corpo. Un corpo capace di creare nuova vita. Come la più grande Dea dell’Olimpo. Il grande miracolo della natura. Una testa che deve sempre capire, interiorizzare. Un cervello che non si spegne mai. Mai stanca, mai doma. La donna è affidabile. Ha un cuore in grado di amare profondamente ma che vuole sempre un perché. Una forza nella mente che le permette di ripartire sempre e comunque, soprattutto nei momenti bui.
Anche in un mondo senza uomini, la donna troverebbe il modo di sopravvivere e forse anche di riprodursi.

Seconda moneta. Testa (uomo).
Un corpo spigoloso, grandi ossa e grandi muscoli. L’esatto opposto dell’armonia. L’immagine della sana forza fisica con un cuore da eterno fanciullo. L’uomo sogna, lavora, bacia anche senza un perché. Semplicemente perché gli va. Perché no?! Non sempre capisce perché non sempre gli va di capire. Non sa cos’è il rancore. L’amicizia con i suoi simili è il suo forte. E’ in grado di scalare una montagna a piedi nudi per un amico vero. In un’isola deserta troverebbe il modo per costruirsene uno (ricordate Tom Hanks e “Wilson” nel film Cast Away?). E’ tutto più grande nell’uomo, anche il cuore.

Di nuovo prima moneta. Croce (donna).
La donna non parla, interiorizza, rielabora. Si contorce. E quando parla spesso non lo fa con la persona interessata ma con l’amica di turno.
La sega mentale è il suo forte. Ha la capacità di descrivere un sassolino che rotola come la più grande delle frane del cosmo. Ama apparire. Parla con il suo corpo e il corpo le risponde. Ha un grande potere e lo sa benissimo.
Ma non sa dimenticare e te lo ricorda con i suoi tempi. Magari due mesi dopo il temporale. D’improvviso… BUM! E l’uomo non capisce.

Ultima faccia delle medaglie. Croce (uomo).
Rutta, bestemmia e scoreggia. A volte va in giro con patacche di sugo sulla maglia e se ne accorge il giorno dopo. Ma se la rimette lo stesso. E chissenefrega. Anche lui parla con il suo corpo, quasi sempre con l’organo situato al centro. Con gli altri organi fa spesso fatica.
Ha il “vaffa” sempre pronto, lo esterna spesso per poi dimenticarsene in fretta. E’ inaffidabile ma con candore. Come se fosse la normalità. Beccato come un bambino con le dita nella nutella. E la donna non capisce.

Ma lo sport in tutto questo cosa c’entra? Come cosa c’entra?! Amore, famiglia, lavoro, sport non fa differenza. Uomini e donne sono questa roba qua dal primo all’ultimo minuto del giorno. Certo, smussano angoli. Ma il grosso rimane. E la cosa più bella del mondo è che sembra quasi che non possano vivere senza i difetti altrui. Io, per esempio, adoro ruttare davanti alla TV ma lavoro con le donne da quasi 25 anni. E a volte mi chiedo: sono masochista o sognatore?

1 commento:

Anonimo ha detto...

gia'..uomini e donne sono questa roba qua' "si smussano gli angoli ma il grosso resta" ;)